Dopo aver raggiunto e superato la soglia di 1,16 ad inizio del mese, l’euro si è leggermente indebolito nei confronti del dollaro nel corso delle prime due settimane del mese di maggio 2016, attestandosi poco sopra il valore di 1,13 e facendo registrare un calo intorno all’1,5%. Le motivazioni di questa fase ribassista possono essere ricondotte a fatti di rilevanza finanziaria, economia e politica in seno al vecchio continente.
La Banca Centrale Europea sembra intenzionata a perseguire la strategia di quantitative easing, finalizzata a fornire maggiori stimoli per quanto riguarda l’erogazione di finanziamenti da parte degli istituti di credito verso le famiglie e le imprese. Il tentativo è quello di far ripartire l’economia in alcune zone del continente caratterizzate da una perdurante stagnazione, tenendo sempre d’occhio il fenomeno deflazionario, che non accenna a diminuire. Questi interventi, se da una parte possono apportare dei benefici, dall’altra si possono tradurre in un possibile indebolimento delle quotazioni della moneta unica nei confronti delle valute internazionali.
Inoltre, alcuni accadimenti politici recenti hanno avuto un certo impatto sul valore dell’euro: in Austria, le dimissioni del premier Faymann potrebbero lasciare spazio a coalizioni di stampo anti-europeista, con conseguenze negative per quanto riguarda i rapporti commerciali futuri. Questi venti potrebbero essere alimentati ulteriormente dallo sviluppo del dibattito politico nel Regno Unito, dove si discute su un’eventuale “Brexit”, ossia l’uscita del paese dai 28 membri dell’Unione Europea, che l’ex sindaco di Londra Boris Johnson ha recentemente paragonato ad Hitler. Una “opt-out” degli inglesi dal progetto europeo, a detta degli addetti ai lavori, avrebbe un impatto catastrofico sull’economia continentale, per cui qualsiasi dichiarazione sul tema provoca sempre delle turbolenze anche nel settore finanziario.
Chi intende speculare sulle quotazioni della coppia EUR/USD potrà sfruttare l’attuale fase “orso” operando sul Forex, il mercato delle valute internazionali. Si potranno ottenere dei guadagni aprendo delle posizioni corte, ossia vendendo, per poi riacquistare quando le quotazioni del cross scendono ulteriormente. Gli analisti non prevedono infatti un rapido rialzo delle quotazioni, per cui nel breve-medio termine si potrà cavalcare il trend attuale cercando di realizzare dei profitti puntando sull’indebolimento dell’euro nei confronti del biglietto verde.