Dopo il voto del referendum di domenica, che ha sancito il No alla riforma elettorale e costituzionale e la fine del Governo Renzi, molti analisti avevano preventivato il crollo dell’Euro e la corsa ai beni rifugio. L’Euro invece ha tenuto, arrivando soltanto a sfiorare il minimo, ed anzi negli ultimi giorni era riuscito anche a guadagnare rispetto al Dollaro americano, tornando sopra quota 1,0700.
Il generale clima di incertezza sta pesando molto sulle due valute, soprattutto quella legata al futuro dell’Europa dopo la Brexit ed il caso italiano.
Le dimissioni del Governo Renzi non potevano arrivare in un momento peggiore, con l’Italia che continua a spaventare la stabilità della zona Euro, con il suo enorme debito pubblico, le riforme fatte a metà e la ripresa economica che continua ad essere fioca e inconsistente.
EURO DOLLARO VERSO LA PARITÀ?
Dall’altra parte dell’oceano invece sembra andare tutto bene, e dopo la iniziale incertezza dei mercati per l’elezione di Trump a Presidente degli Stati Uniti, le Borse hanno ripreso a correre a ritmi vertiginosi, soprattutto grazie ai dati positivi sull’economia.
Ora per dicembre c’è grande attesa per la possibile decisione della FED di rialzare i tassi USA, evento che spingerebbe ancora più su il Dollaro, in questo caso veramente lanciato verso la parità con l’Euro.
A pesare sul cambio sono soprattutto il prezzo del petrolio e le decisioni al vaglio dei Paesi Opec in questi giorni, la ripresa del gigante cinese, la situazione europea e i dati macroeconomici USA.
Sembra proprio che ci siano tutti i presupposti per un Natale caldo.