La faccenda è alquanto spinosa, perché i buoni fruttiferi con scadenza trentennali saranno presto liquidati, dopo la scadenza naturale del 31 dicembre del 2016.
La liquidazione dei buoni è al centro di un contenzioso giudiziario, il cui criterio è già stato considerato illegittimo dal Tribunale di Bergamo e dall’Arbitro Bancario Finanziario sia di Roma che di Milano.
Ovviamente Federconsumatori continua a chiedere la liquidazione delle posizioni, come previsto dai termini di contratto firmati dai risparmiatori e non attraverso le modifiche apportate da Poste.
BUONI FRUTTIFERI POSTALI: CONTESTARE IL PAGAMENTO DEI RENDIMENTI, ATTENTI ALLE LIBERATORIE
Federconsumatori avverte chiunque abbia sottoscritto dei buoni fruttiferi postali, dopo il primo luglio 1986, a richiedere chiarimenti direttamente all’associazione dei consumatori, in modo da chiarire ogni posizione.
In caso si abbia bisogno di incassare i buoni, è necessario non firmare la liberatoria verso Poste Italiane, altrimenti sarebbe impossibile intraprendere qualsiasi tipo di azione legale contro il gruppo.
Il consiglio è di non riscuotere e di rivolgersi subito a Federconsumatori, oppure in caso di incasso è necessario aggiungere una dichiarazione sulla liberatoria, specificando che il prelievo del rendimento del buono fruttifero, non esclude il titolare dello stesso da ulteriori interventi successivi di tipo legale, e che si tratta semplicemente di un acconto sulla somma dovuta da Poste Italiane.