Il gruppo dei Paesi che hanno stretto questo accordo è guidato dall’Arabia Saudita e dalla Russia, mentre i grandi auto esclusi sono il Brasile, per motivi economici, e gli USA ed il Canada per motivazioni più che altro politiche.
Se dovessero essere rispettati i termini dell’accordo, potrebbe trattarsi di un evento storico per il Mercato del greggio, con la produzione che potrebbe scendere sotto i 10 milioni di barili al giorno, cosa che non succedeva da marzo del 2015.
L’operazione è imponente, ma bisognerà vedere se il coordinamento tra i vari Paesi andrà a buon fine, soprattutto in caso di aggravamento della crisi economica o di peggioramento della situazione finanziaria di alcuni dei Paesi coinvolti.
PREZZO PETROLIO OGGI: IN ATTESA DELLA POLITICA DI TRUMP
La storica decisione presa sembra essere finalmente la prima vera risposta alle politiche energetiche degli Stati Uniti, che hanno messo in crisi tutto il mercato, insieme anche allo stoccaggio di riserve ed al rallentamento dell’economia cinese.
Ora bisognerà stare a vedere quali saranno le decisioni in merito dell’America di Donald Trump, e se la sua simpatia per la Russia di Vladimir Putin sortirà alcun effetto sulle politiche energetiche degli USA.
Per i momento gli USA stanno a guardare, accompagnati dallo storico alleato Canada e dal Brasile sempre più in crisi economica, mentre gli altri Paesi affilano le armi e dichiarano guerra.