Piazza Affari accoglie molto positivamente la notizia, ed il titolo chiude la giornata di oggi con un rialzo di oltre il 15,9%, portandosi a quota 2,81€, con un volume di scambiati di oltre 325.737.000.
Il nuovo piano varato dal consiglio d’amministrazione di Unicredit si chiama “Trasform 2019”, e già il nome dice tutto sulle intenzioni, e dovrà essere approvato in via definitiva il 12 gennaio prossimo dall’assemblea.
Il piano prevede innanzitutto un aumento di capitale da oltre 13 miliardi di euro, che avrà come scadenza marzo del 2017, e vedrà un consorzio di banche internazionali a garanzia delle azioni non sottoscritte, fino ad un massimo appunto di 13 miliardi.
Novità anche per quanto riguarda le azioni ordinarie e di risparmio. Le vecchie azioni saranno sostituite con quelle nuove, secondo un rapporto di dieci a uno.
QUOTAZIONE UNICREDIT: PREVISTI OLTRE 6.500 NUOVI ESUBERI
Il nuovo piano industriale prevede ben 6.500 nuovi esuberi, che si andranno a sommare a quelli già effettuati per un totale di oltre 14.000 esuberi negli ultimi anni.
La maggior parte di questi, circa 3.900, saranno in Italia, e dovranno essere effettuati entro il 2019 con un risparmio di oltre 1 miliardo di euro.
I sindacati protestano contro la decisione presa in Consiglio, anche perché l’Italia perderà il 20% dei lavoratori con ben 883 agenzie chiuse, mentre l’Austria soltanto 20 e la Germania nessuna.
In totale i risparmi sui costi di gestione più le cessioni degli ultimi mesi, dovrebbero portare Unicredit verso un utile stimato di 4,7 miliardi di euro nel 2019, grazie ad una crescita dei ricavi stimata su un +0,6% annuo.
Non ci saranno dividendi quest’anno, ma soltanto a partire da aprile del 2017.
AZIONI UNICREDIT: MUSTIER SI TAGLIA LO STIPENDIO
Jean Pierre Mustier da l’esempio per il nuovo corso di Unicredit, tagliandosi lo stipendio del 40%, annullando i bonus per il 2016 ed annunciando che non percepirà buonuscite in caso lasci anzitempo la Banca.
Inoltre smentisce possibili accordi con Société Generale e sul possibile coinvolgimento di Unicredit nell’acquisto di azioni di altri istituti di credito italiani.
Confermati invece sia il controllo di Fineco, che di Mediobanca, con il mantenimento della quota dell’8,56% che rende Unicredit primo azionista della Banca.
Infine è stata annunciata la creazione di una nuova società che vedrà Unicredit come socio di minoranza, alla quale sarà assegnato il compito di gestire 17,7 miliardi di euro di crediti non performanti, in accordo con Fortress e Pimco.
Mustier avverte del cambio di rotta di Unicredit, e che nei prossimi anni saranno affrontati e risolti tutti i problemi provenienti dal passato. Le borse applaudono e premiano il titolo.