Quello che stiamo attraversando è un periodo contraddistinto da un elevato livello di incertezza: anche per quanto riguarda gli investimenti di diverse tipologie la gente preferisce muoversi con cautela e nella maggior parte dei casi preferisce trovare soluzioni sicure, magari rinunciando ai rendimenti più allettanti; ma i risparmi postali sono a rischio o possono ancora essere considerati la classica “botte di ferro”?
Investimenti davvero sicuri?
Una delle soluzioni più amate dai risparmiatori alla ricerca di una soluzione davvero sicura è il conto di deposito, ma negli ultimi tempi il rendimento offerto da questo prodotto ha subito un importante calo. Anche per questo motivo la gente guarda sempre con maggiore interesse gli investimenti postali (che in realtà sono sempre stati ben visti da un gran numero di risparmiatori, soprattutto dai cassettisti): le persone che si avvicinano per la prima volta alle soluzioni proposte da Poste Italiane si chiedono se i risparmi postali sono davvero così sicuri o sono a rischio.
L’istituto offre diverse possibilità di investimento; il loro successo è legato principalmente a due fattori: il primo è rappresentato dalla grande diffusione di uffici postali in tutto il territorio nazionale e il secondo (che poi è quello che ci interessa in questa sede) è rappresentato dalla sicurezza di questi prodotti. Il fattore sicurezza è dovuto al fatto che nella maggior parte dei casi questi investimenti sono, come vederemo, in qualche modo controllati dallo Stato.
Perché i risparmi postali non sono a rischio?
Tra gli investimenti postali più famosi possiamo citare il libretto di risparmio postale e i buoni ruttiferi postali. Il libretto consente di mettere i propri risparmi al riparo, con possibilità di gestire gli importi direttamente allo sportello, ma non solo; esistono diverse tipologie di libretto postale (oltre al libretto ordinario ci sono il libretto Smart, il libretto al portatore, il libretto per minori e il libretto giudiziario). I buoni fruttiferi postali sono probabilmente il prodotto di maggior successo per la gestione dei propri risparmi postali.
I BFP sono gestiti dalla Cassa Depositi e Risparmi e sono protetti dallo Stato: questo significa che il titolare non corre il rischio di subire perdite nominali. A prescindere dall’andamento dei tassi maturati, il diritto di riscatto al valore nominale permette di rientrare sempre in possesso della cifra investita (più gli eventuali interessi maturati). Per far capire che i risparmi postali sono al sicuro con questo strumento alcuni esperti dicono che i buoni fruttiferi postali mettono i titolari al riparo dallo spread. Anche per quanto riguarda i buoni fruttiferi postali esistono diverse tipologie: BFP ordinari, BFP per minori, BFP a 3 anni Plus.