Il trattamento di fine rapporto è una parte della retribuzione che viene erogata al lavoratore nel momento in cui cessa il rapporto di lavoro (in pratica stiamo parlando di quella che viene spesso chiamata la liquidazione); forse però non tutti sanno che è possibile fare una richiesta di anticipo TFR: vediamo cos’è, come si fa e per quali motivi può essere fatta.
Cos’è la richiesta anticipo TFR e chi può farla
La richiesta di anticipo TFR è una procedura riservata ai lavoratori dipendenti privati che abbiamo almeno 8 anni di servizio; con questa richiesta è possibile ottenere un’anticipazione della liquidazione (fino al suo 70%), ma solo se viene fatta per un giustificato motivo. La domanda di anticipo deve essere inoltrata al datore di lavoro, che deve accertarsi che il lavoratore presenti i giusti requisiti e che la motivazione per cui viene presentata può rientrare tra i cosiddetti giustificati motivi. I lavoratori dipendenti hanno la possibilità di decidere se lasciare il TFR in azienda o se accantonarlo in fondi di previdenza complementare: le modalità di concessione dell’anticipo sul trattamento di fine rapporto sono leggermente diverse.
Per il TFR che rimane in azienda i lavoratori possono fare richiesta di anticipo per far fronte a:
- spese mediche straordinarie;
- acquisto della prima casa per loro o per i figli;
- spese durante il congedo di formazione o il congedo parentale.
È possibile fare una sola richiesta di anticipo TFR durante l’intero servizio per importi non eccedenti il 70% delle somme accumulate e rispettando il limite del 4% del numero totale dei lavoratori.
Per il TFR accantonati in fondi di previdenza complementare non sono previsti limiti per il numero di richieste accettabili e le somme concesse vengono calcolate su quanto maturato al momento della richiesta (e non solo sulla quota TFR), con anticipi che possono arrivare fino al 75%. L’anticipo può essere concesso anche per la ristrutturazione della prima casa.
I giustificati motivi
Riepiloghiamo quali sono i giustificati motivi per cui può essere accettata una richiesta di anticipo TFR:
- acquisto della prima casa per il lavoratore o per i figli maggiorenni;
- spese sanitarie (già sostenute o da sostenere, ma in ogni modo riconosciute dalle strutture pubbliche competenti) per il lavoratore o un suo familiare a carico; con questa motivazione è possibile richiedere l’anticipo più di una volta, ma solo in caso di peggioramento delle condizioni di salute o se le spese riguardano un altro familiare a carico;
- spese per lavori di ristrutturazione o per lavori condominiali straordinari per la prima casa;
- spese da affrontare durante i periodi di congedo parentale;
- costruzione in proprio della prima casa;
- partecipazione ad una cooperativa;
- acquisto di una nuova casa a seguito della vendita di quella già posseduta (bisogna dimostrare che il ricavo della vendita della vecchia casa verrà utilizzato per l’acquisto di quella nuova).
Come fare la richiesta di anticipo TFR
La richiesta di anticipo TFR deve essere fatta con dei moduli differenti in base al destinatario (datore di lavoro o fondo pensione); per quanto riguarda le richieste fatte al datore di lavoro di solito il modulo va consegnato a mano o tramite raccomandata e deve contenere tutte le informazioni anagrafiche del dipendente e deve spiegare la motivazione, con allegati tutti i relativi documenti (ad esempio, se si richiede l’anticipo per l’acquisto della prima casa bisognerà presentare il contratto preliminare di vendita). Se invece il TFR viene accantonato in un fondo pensione bisogna richiedere il modulo all’istituto previdenziale.