I codici tributo sono piccole stringhe composte da quattro numeri che permettono di pagare tasse e imposte tramite il modello F24: ad ogni codice corrisponde un determinato tributo; ne esistono tantissimi (non è difficile fare confusione) e alcuni di loro fanno riferimento alle imposte sulle case in affitto: rientra tra questi anche il codice tributo 1842; vediamo cos’è, cosa significa e quando si utilizza.
Cos’è e a cosa serve il codice tributo 1842
Il codice tributo 1842 si utilizza quando si deve pagare il saldo della cedolare secca: se volessimo utilizzare la definizione un po’ complessa che dà l’Agenzia delle Entrate dovremmo indicarlo come il codice da usare per il versamento dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF, delle relative addizionali, delle imposte di registro e di bollo sul canone di locazione. Chi opta per il regime della cedolare secca ha il vantaggio di pagare allo Stato un’imposta unica agevolata che va a sostituire l’imposta sul reddito, l’imposta di bollo e l’imposta di registro; sono diversi i codici che fanno riferimento alla cedolare secca:
- con il codice tributo 1840 si paga la prima rata di acconto (entro il 16 giugno, è pari al 60% dell’importo complessivo, che ammonta al 95% dell’importo versato l’anno prima);
- con il codice tributo 1841 si paga la seconda rata dell’acconto della cedolare secca (pari al 40% dell’importo dovuto);
- con il codice tributo 1842 si paga il saldo dell’imposta sulla cedolare secca (l’importo è pari al 5% dell’imposta complessiva).
Come si utilizza il codice 1842 per pagare il saldo della cedolare secca con modello F24
Per il pagamento del saldo della cedolare secca si utilizza il modello F24 e più precisamente si deve compilare la Sezione Erario. Nella prima colonna presente nella Sezione si deve inserire il codice tributo 1842; nella seconda colonna si inseriscono quattro numeri che fanno riferimento alla rateazione (ad esempio se si sta pagando la prima di sei rate bisogna inserire 0106; se si paga l’imposto in un’unica soluzione bisogna indicare 0101); nella terza colonna si deve specificare l’anno di riferimento; nella quarta colonna vengono elencati gli importi a debito, mentre la colonna successiva (quella relativa agli importi a credito) in questo caso va lasciata in bianco.
Nella parte bassa della Sezione è presente la riga Totale, al cui interno sono presenti gli spazi in cui vanno riportate la somma degli importi a debito e la somma degli importi a credito presenti nell’intera Sezione Erario; la differenza tra questi due importi va poi indicata nella casella Saldo. Il contribuente non deve compilare gli spazi relativi al codice ufficio e al codice atto.