Chiunque abbia un interesse a farlo ha la possibilità di denunciare un affitto in nero: basta una segnalazione alla Guardia di Finanza o all’Agenzia delle Entrate. Non dimentichiamoci che il mancato pagamento delle tasse relative ad un contratto di affitto implica sanzioni tributarie e sanzioni civili. Vediamo quali sono le procedure legali da seguire per denunciare un affitto in nero.
Quando si parla di affitto in nero?
Ci troviamo di fronte ad un affitto in nero quando:
- il contratto di locazione è stato firmato ma non è stato registrato entro 30 giorni (quindi il contratto esiste, ma per la legge è come se non fosse mai stato siglato);
- il contratto non è mai stato scritto e tra l’inquilino e il proprietario c’è un accordo verbale o un altro tipo di accordo informale;
- il contratto è stato scritto, ma il documento non rispetta i canoni previsti per il contratto di locazione.
Le procedure da seguire per denunciare affitto in nero
Il modo più rapido per denunciare un affitto in nero consiste nel fare una segnalazione all’Agenzia delle Entrate; il procedimanto da seguire è il seguente:
- prima d tutto bisogna accertarsi che il proprietario non abbia registrato il contratto (la verifica può essere fatta presso la sede dell’Agenzia delle Entrate più vicina);
- nel caso in cui non ci sia stata la registrazione è possibile procedere con una registrazione in prima persona (e così si evita ogni tipo di responsabilità solidale);
- si fa la denuncia del proprietario; è fondamentale per l’inquilino che denuncia dimostrare che esiste un contratto e che finora ha regolarmente pagato un canone (quindi meglio portarsi dietro una copia del contratto e le ricevute di pagamento dell’affitto).
In alternativa è possibile rivolgersi alla Guardia di Finanza: per farlo è necessario presentarsi di persona al comando più vicino. Dopo aver comunicato le proprie generalità sarà necessario dare delle prove che dimostrino che si sta davvero occupando l’appartamento che è stato affittato in nero: se si ha una copia del contratto (seppur non registrata) basterà mostrarlo, ma se non esiste alcun contratto è possibile dimostrare di vivere in quell’immobile presentando le ricevute delle bollette pagate (acqua, gas, telefono e altre utenze), le ricevute del pagamento dell’affitto o qualsiasi altro documento che dimostri questi pagamenti (assegni, bonifici bancari e così via). I soggetti terzi che vogliono denunciare un affitto in nero devono limitarsi a presentare un esposto alla Guardia di Finanza: non possono presentare prove video o fotografia perché si rischia la contro denuncia.
Le conseguenze della denuncia
Ci sono molti inquilini che vorrebbero denunciare l’affitto in nero, ma hanno paura delle conseguenze: se il contratto non esiste oppure non è stato registrato oppure è stato redatto in maniera irregolare, l’inquilino è complice (il contratto dovrebbe essere il frutto di un accordo gtra due parti, quindi entrambe sono responsabili), però la legge suddivide le responsabilità in modo differente, con conseguenze più gravi per il proprietario. L’inquilino infatti è responsabile in solido solo della mancata registrazione (quindi deve provvedere con il pagamento della metà dell’imposta di registro), mentre il proprietario va incontro a conseguenze fiscali più pesanti.