I Big Data, detti anche megadati in italiano, non sono altro che una serie di numerose informazioni che, adeguatamente analizzate, ci permettono di trovare modelli e risposte che non sarebbero comprensibili guardando pochi dati. I Big Data online, ovvero i Big Data ricavati dallo studio anonimizzato dei comportamenti degli utenti e delle aziende sul web, permetto di supportare le strategie di crescita e di marketing di qualsiasi tipologia d’impresa.
Questi dati, infatti, offrono una visione a 360° di cosa sta succedendo oggi nel proprio mercato e per questo sono il cardine di ricerche di mercato innovative, che permettono di abbandonare metodi d’analisi più obsoleti come le indagini telefoniche.
Come fare ricerche di mercato in maniera efficiente
A nessuno interessa leggere grafici e analizzare dati se non servono a un obiettivo ben preciso! Per questo, effettuare ricerche di mercato richiede un’attenta valutazione degli obiettivi aziendali come punto di partenza di ogni studio efficace.
Ogni fase del processo di analisi deve quindi avere la giusta attenzione e intercettare i dati più adatti. La prima fase, denominata di “listening”, ovvero di esplorazione e ascolto attivo, è fondamentale per cogliere le reali esigenze del cliente, capire le criticità da correggere e le aree d’intervento, così da sapere esattamente cosa cercare e dove.
Successivamente, le migliori aziende impiegano dei software altamente professionali dedicati alla “scansione” pressoché completa del web: in pochi minuti è così possibile intercettare le discussioni su blog, siti e social (Ascolto della rete, o Social Listening), oppure le ricerche maggiormente effettuate dagli utenti (Search Engine Intelligence) e i comportamenti sui siti web (Web Analytics).
Il mercato, infatti, notoriamente funziona soprattutto in base al principio di domanda e offerta e cogliere l’orientamento dei potenziali acquirenti è un passo determinante per poter offrire esattamente quello che serve. I consumatori esprimono le loro esigenze digitando ciò di cui hanno bisogno sulle barre di ricerca dei Motori di Ricerca come Google, o direttamente all’interno dei marketplace come Amazon.
Esprimono quindi le proprie opinioni e lamentele apertamente, creando discussioni attive sui canali digitali come i forum, i blog e i social, i portali dedicati alle recensioni online.
Tra questi utenti si possono individuare quelli che fanno parte di una nicchia ben precisa o hanno specifici interessi. Inoltre, questo cosiddetto “buzz” o “rumor“ può riguardare una categoria di prodotti in generale, oppure un brand concorrente o il marchio che rappresenta la propria azienda.
Cogliere la tendenza del momento sia rispetto all’argomento generico che al grado di soddisfazione del proprio marchio è un modo proattivo di porsi all’ascolto degli utenti.
Come sfruttare le ricerche di mercato per il business
Una volta raccolti tutti i Big Data necessari, sia la start-up che l’azienda più navigata possono adattare o modificare il loro modello di business per orientarsi laddove il flusso del mercato è direzionato in quel momento specifico.
Un prodotto che presenti difetti o criticità può essere migliorato o persino sostituito con qualcosa di più utile all’utenza; al contrario, prodotti o servizi particolarmente apprezzati possono espandere la propria presenza e intercettare una clientela più vasta.
Nei casi in cui, ad esempio, il proprio prodotto risulti ai primi posti nella SERP (ovvero la pagina di risulta da un motore di ricerca) per una determinata parola chiave, questa scoperta può far comprendere per cosa il proprio prodotto è conosciuto e dare il via a una nuova strategia di comunicazione e promozione.
Inutile insistere invece con costose promozioni e campagne di marketing su prodotti che non convincono le masse o che presentino persino difetti di base: in questo caso i professionisti delle ricerche di mercato potranno persino suggerire di cambiare completamente strada, se possibile.
In tal senso, esistono anche prodotti di nicchia nei quali inserirsi per sopperire a una mancanza che appare evidente dalle statistiche effettuate.
Alcune realtà commerciali scoprono, dopo anni di tentativi pubblicitari e di modifiche alla produzione che sembrava vincente, che in realtà gli acquirenti sono in cerca di altro e magari non riescono ad acquistarlo perché poco presente sul mercato.
In questi casi si torna al principio secondo cui alla domanda non corrisponde un’offerta adeguata, quindi poter ascoltare i propri clienti grazie all’Ascolto della Rete diventa prezioso proprio per poter produrre ciò che i clienti richiedono. Concludendo, i Big Data online permettono di guardare il proprio settore in modo completo e spontaneo, portando alla luce le dinamiche che lo governano oggi e indirizzando le strategie aziendali verso i risultati desiderati.