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Finanziamenti: tutto quello che c’è da sapere sui prestiti senza busta paga

senza busta paga

La necessità di richiedere un prestito può riferirsi a diverse situazioni, magari per far fronte ad una spesa improvvisa, oppure per concedersi un regalo, ad esempio una vacanza o un’auto nuova, o ancora per rinnovare l’arredamento della propria casa o per pianificare un lavoro di ristrutturazione.

In ogni caso, per disporre di liquidità in tempi relativamente brevi, la soluzione migliore è quella appunto di ricorrere ad un prestito personale, considerando che oggi sia le società finanziarie che gli istituti di credito propongono una vasta gamma di prodotti, con tassi di interesse anche piuttosto vantaggiosi.

Molte persone sono abbastanza dubbiose riguardo a prestiti e finanziamenti poiché non hanno un’attività fissa e non possono fornire una busta paga, è il caso ad esempio degli studenti, dei liberi professionisti e delle casalinghe. Tuttavia, si può dire che attualmente non sia per niente difficile ottenere un prestito anche senza un reddito fisso, un’opportunità senza dubbio interessante per i giovani e per chiunque non sia in possesso di una busta paga regolare.

A questo proposito, Sul sito Guida Prestiti Senza Busta Paga è possibile trovare una serie di approfondimenti dettagliati per capire come ottenere un finanziamento alle migliori condizioni anche in assenza di uno stipendio regolare.

Quali sono le categorie di lavoratori senza busta paga

Ancora oggi molte persone lavorano regolarmente e percepiscono un compenso, ma non sono in grado di dimostrarlo mediante busta paga.

Lavoratori precari, artigiani, freelance, collaboratori ingaggiati con contratti atipici: le situazioni anomale, o almeno molto differenti da un rapporto di lavoro tradizionale, sono davvero tante, e talvolta trovarsi in una situazione di questo tipo può rappresentare una vera e propria difficoltà.

Esistono comunque anche altri documenti che possono essere utili per dimostrare di percepire un reddito. Ad esempio, per artigiani, commercianti, liberi professionisti e lavoratori autonomi in genere, il Modello Unico è quello che può appunto certificare la propria indipendenza economica, e la capacità di osservare le scadenze delle rate di un prestito. Di solito, viene richiesta la presentazione dell’Unico degli ultimi tre anni, al fine di comprovare un reddito comunque continuativo, anche in assenza di un contratto di lavoro dipendente.

Esistono inoltre prestiti concepiti appositamente per rispondere alle esigenze degli studenti, che talvolta hanno necessità di disporre di una certa liquidità entro tempistiche relativamente brevi. In queste situazioni, quando inoltre non è possibile usufruire di una garanzia in famiglia, si ricorre spesso ai prestiti d’onore, che permettono appunto ai giovani di finanziarsi corsi universitari, master e soggiorni studio all’estero con una formula conveniente e agevolata.

Non di rado, per concedere questo tipo di prestito, banche e società finanziarie stipulano delle convenzioni con gli atenei, e i requisiti per l’ottenimento possono quindi consistere nel dimostrare la propria iscrizione ad un corso di studi, effettuare regolarmente gli esami e mantenere una buona media dei voti.

Altre possibilità di ottenere un prestito senza garanzie

Dimostrare un reddito non significa solo avere un lavoro. Chi possiede un immobile, ad esempio, e percepisce un affitto, è comunque in grado di offrire una garanzia, in particolare quando il contratto di locazione si riferisce a periodi piuttosto lunghi. Un’altra forma di reddito può essere anche costituita da un assegno percepito dopo il divorzio: anche in questo caso deve comunque trattarsi di un’entrata fissa e garantita per lungo tempo.

Molte persone però non possono dimostrare alcunché: è il caso dei disoccupati, di chi lavora in nero e di chi, in genere, non ha un’entrata fissa.

Situazioni che comunque potrebbero facilmente comportare la necessità di un ottenere un prestito. In questo caso, è necessario ricorrere a soluzioni alternative: la firma di un garante, ad esempio, che intervenga in caso di insoluto, oppure l’ipoteca di un immobile o un bene di proprietà del richiedente stesso.

In alcuni casi può essere la banca a concedere una fideiussione, oppure, come si è visto, a chiedere che venga messa un’ipoteca su eventuali beni immobili.

Un’alternativa ai canali convenzionali potrebbe essere anche quella di cercare di ottenere il prestito da un privato, si raccomanda però di prestare la massima attenzione, per evitare problemi e per non essere coinvolti in truffe o situazioni di usura.

 

 

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