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Banca Marche: che servizi offre? Come acquistare le sue azioni?

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La storia di Banca Marche inizia nel 1994 e, ad oggi, si tratta di una banca che non esiste più. Sono infatti avvenute diverse fusioni e incorporazioni che, come vedremo, hanno portato all’odierna assimilazione in Intesa Sanpaolo. Nelle prossime righe scopriremo quindi la storia di Banca Marche e cosa cambia, ad oggi, per gli ex clienti UBI Banca a seguito della fusione in Intesa Sanpaolo.

Banca Marche: storia passata e attuale

La storia della Banca delle Marche S.p.A., in ogni caso, inizia il 2 novembre 1994, quando viene fondata ad Ancona a seguito della fusione tra Cassa di Risparmio di Pesaro e Banca Carima. Alla fine del 1995 incorporò la Cassa di Risparmio di Jesi, e nel 1997 la acquisì il controllo della Carilo – Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A. e del Mediocredito Fondiario Centroitalia S.p.A..

A partire dal 1999 la Banca Marche inizia a diversificare i servizi offerti ai suoi clienti, anche grazie l’accordo stipulato con il gruppo assicurativo britannico Commercial Union. Nello stesso periodo, sempre con lo scopo di offrire maggiori servizi, costituì una società di gestione del risparmio, la Focus Gestioni S.G.R. S.p.A..

Se nel 2003 incorporò anche la controllata Mediocredito Fondiario Centroitalia S.p.A., negli anni immediatamente successivi Banca Marche si concentrò nella costituzione di Banca delle Marche Gestione Internazionale Lux SA e Medioleasing S.p.a.. Si trattava rispettivamente di una società di gestione del risparmio di diritto lussemburghese e di una attività di leasing finanziario e operativo.

A seguito dell’aumento di capitale verificatosi nel 2009, nel 2013 la Banca d’Italia, a causa delle sopravvenute ingenti perdite e di irregolarità amministrative, dispose per Banca Marche la sospensione in via temporanea degli organi con funzioni di amministrazione e controllo. Nel 2013, infatti, si erano registrate perdite per 232 milioni di euro, che si sommavano a quelle pari a 526 milioni di euro dell’anno procedente.

Nell’agosto del 2013 furono nominati dei commissari per la Banca Marche, ma già nell’ottobre dello stesso anno il Ministero dell’Economia e delle Finanze dispose lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo di Banca delle Marche. Contestualmente, sottoposte la banca a procedura di amministrazione straordinaria con il fine di proseguire l’opera di risanamento iniziata dai commissari e dare avvio alla patrimonializzazione della banca per 400 milioni di euro.

Successivamente, il Consiglio dei ministri dispose la risoluzione dell’istituto, azzerando totalmente il valore delle azioni e delle obbligazioni subordinate. Banca Marche fu quindi messa in liquidazione in favore della nuova, chiamata Nuova Banca delle Marche S.p.A. In questo modo la nuova banca ne ha assorbito i diritti, le attività e le passività positivi, ma non le passività subordinate. I prestiti in sofferenza residuati a seguito dell’assorbimento delle perdite dalle azioni e dalle obbligazioni subordinate sono poi confluiti in una bad bank unica insieme a quelle di altre banche.

Il 10 maggio del 2017 la Nuova Banca delle Marche S.p.A., assieme a Nuova Banca Etruria e Nuova CariChieti, è stata ceduta a UBI Banca al prezzo simbolico di 1 euro. Dal settembre dello stesso anno Nuova Banca delle Marche S.p.A. ha cambiato denominazione sociale in Banca Adriatica S.p.A. Sempre nel 2017 è avvenuta la fusione di Banca Adriatica S.p.A e la sua controllata CARILO (Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A.) in UBI Banca.

Infine, il 12 aprile 2021 è avvenuta la fusione societaria di UBI Banca in Intesa Sanpaolo.

Fusione con Intesa Sanpaolo: cosa cambia per i clienti?

Come detto, infine Banca Marche si è fusa con UBI Banca che a sua volta, nel 2021, è diventata parte di Intesa San Paolo. Cosa è cambiato per i clienti UBI Banca, in concreto? I conti correnti Ubi sono passati a Intesa, così come tutte le informazioni e i dati dei correntisti. Di conseguenza, gli ex clienti UBI possono usufruire senza problemi della piattaforma Intesa e dei suoi sportelli fisici.

Dal punto di vista delle condizioni contrattuali, ci sono state delle modifiche relative a conti correnti, carte di credito e di debito, prepagate e altro. In alcuni casi sono stati migliorative, e i clienti hanno potuto usufruire di offerte più vantaggiose. Su altri aspetti, invece, sono state meno favorevoli. Ad ogni modo tutte le variazioni sono state prontamente inoltrate ai clienti UBI, che hanno quindi avuto tempo e modo di cercare eventuali condizioni contrattuali più favorevoli presso altri istituti bancari.

Segnaliamo comunque che sono cambiati i numeri per il blocco delle carte emesse da Ubi Banca. I numeri attuali sono 800303303 per carte di debito e prepagate e 800500200 per le carte di credito.

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