Negli ultimi anni si è parlato molto delle misure prese dal Governo in relazione alla problematica dell’immigrazione clandestina. Di conseguenza, si è toccato più volte il tema della regolarizzazione degli stranieri irregolari. Ciò è potuto avvenire, nel corso del tempo, tramite diverse sanatorie, tra cui la sanatoria 2018 e le relative misure prese dall’allora Governo. Vediamo quindi che cosa è una sanatoria, quali sono stati gli aspetti rilevanti nel 2018 e come trovare il testo del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113.
Che cos’è una sanatoria?
Prima di approfondire tutto ciò che riguarda le modifiche e gli interventi sopravvenuti nel corso del 2018 in materia di immigrazione, è bene concentrarsi sul significato stesso della sanatoria. Con il termine “sanatoria” si intende infatti l’insieme delle norme e dei provvedimenti adottati in tema di immigrazione, e quindi in favore degli stranieri irregolari. Tramite la sanatoria, infatti, gli stranieri irregolari che si trovano nel nostro Paese possono diventare regolari, anche se privi dei necessari documenti per essere residenti in uno Stato nazionale. In altre parole, gli stranieri che all’interno di una sanatoria denuncia la loro posizione di irregolari, tramite la sanatoria possono quindi ottenere il permesso di soggiorno.
Non è solo l’Italia a ricorrere allo strumento della sanatoria, ma anche altri Stati Europei. Tramite questo provvedimento, infatti, nel corso degli anni sono state regolarizzate le posizioni di moltissimi stranieri. A loro volta, gli stranieri sottoposti a sanatoria sono diventati parte integrante del tessuto della società, sottostando a diritti e doveri in modo più definito dal punto di vista giuridico.
Recentemente, nel corso del 2020, per esempio, è stata predisposta una doppia sanatoria all’interno del decreto rilancio (convertito nella legge n.77/2020). Grazie a questa operazione è stato possibile sia regolarizzare rapporti di lavoro già in essere (non solo relativi agli stranieri), sia concedere un permesso di soggiorno di sei mesi agli stranieri con permesso scaduto.
Sanatoria 2018: che cosa ha comportato?
L’evento più rilevante relativo alla sanatoria 2018 è stato senza ombra di dubbio l’entrata in vigore del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113 (detto decreto Salvini) coordinato con la legge di conversione 1º dicembre 2018, n. 132. Nel decreto legge si sono affrontate le «Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell’interno e l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata».
Lo scopo del decreto era in primo luogo quello di bilanciare il numero di permessi di soggiorno rilasciati per motivi umanitari con i riconoscimenti delle forme di protezione internazionale presenti a livello europeo. In questo modo veniva meno la discrezionalità della concessione della tutela umanitaria. Al tempo stesso, si introducevano dei requisiti ben chiari e specifici per i soggetti richiedenti in base ai quali inquadrare i diversi casi di tutela.
Con questo decreto è stata infatti istituita una procedura grazie alla quale sia in primo luogo accertata l’identità e la cittadinanza dell’immigrato irregolare. Successivamente, è prevista una specifica domanda per l’ingresso nel Paese. Nel caso in cui lo straniero irregolare rischi di essere espulso, i motivi contrari al respingimento saranno valutati dalle Commissioni territoriali. In questo senso, il decreto rafforza sia le procedure di rimpatrio sia quelle di condanna in caso di reati commessi da immigrati irregolari ritenuti socialmente pericolosi.
Per determinati reati (come per esempio stalking o maltrattamenti) sono inoltre previsti anche dei dispositivi elettronici di controllo, così come specifiche misure per contrastare il terrorismo. Un elemento controverso è quello relativo al permesso che la Polizia municipale può godere circa l’utilizzo di armi a impulso elettrico.
Dove si trova la legge online
Il testo integrale del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113 può essere consultato direttamente dal sito internet della Gazzetta Ufficiale.