La revoca della patente è un provvedimento definitivo con il quale il documento viene annullato in via definitiva. È questo elemento a distinguere la revoca dalla sospensione, che, invece, è un provvedimento transitorio circoscritto a un periodo di tempo più o meno ampio.
La patente può essere revocata per sopraggiunta inidoneità psico-fisica ma anche a seguito di un sinistro stradale (per provvedimento dell’autorità giudiziaria) o per mancanza dei requisiti morali. Nel questo secondo caso, il titolare può tentare la strada legale del ricorso per chiedere che il provvedimento venga annullato, affidandosi a un avvocato specializzato in ritiro patenti per la consulenza, per capire quali sono i termini e le modalità con le quali procedere. Se si desidera avere l’opinione di un esperto legale per intentare un ricorso, gli avvocati online al link suggerito sono a disposizione per fornire tutte le informazioni necessarie, personalizzate caso per caso. Con il ricorso, l’obiettivo è di annullare il provvedimento e riottenere la patente revocata.
Quando avviene la revoca in caso di sinistro?
Il Codice della Strada prevede diverse ipotesi per le quali, a seguito di un sinistro l’autorità giudiziaria più procedere con la revoca del titolo di guida. In base all’articolo 186/2bis, uno dei motivi è l’aver causato un incidente stradale con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l. L’articolo 187/1bis, invece, prevede la revoca nel caso in cui si causi un incidente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In base agli articoli 9 bis o 9 ter del Codice della Strada, è soggetto a revoca della patente chi partecipa a una competizione non autorizzata di velocità o ha partecipato a una competizione clandestina in cui una o più persone siano state gravemente ferite o siano decedute. Infine, la revoca è prevista anche dagli articoli 589bis e 590bis del Codice Penale, in base ai quali è soggetto al provvedimento chi causa un incidente mortale o con feriti molto gravi.
Il ruolo delle assicurazioni
In caso di revoca della patente, l’assicurazione RCA del titolare della licenza di guida non ha un ruolo diretto. Tuttavia, non potendo guidare l’auto a fronte della revoca della patente, è possibile chiedere all’assicurazione di sospendere la copertura per il tempo necessario. Diverso è il caso di un’assicurazione apposita, che viene stipulata con sempre maggiore frequenza soprattutto da chi utilizza la patente anche come strumento di lavoro.
Alcune agenzie offrono polizze specifiche per la copertura in caso di sospensione o anche revoca, che prevedono, tra le altre cose, un’indennità giornaliera, ossia il pagamento di una certa somma di denaro per ogni giorno in cui si è senza patente, per un periodo limitato. Ma includono anche la tutela legale per presentare ricorso contro il provvedimento e, in alcuni casi, coprono anche le spese per l’eventuale nuovo corso per il conseguimento della licenza di guida. Infatti, a patto di non aver perso i requisiti psico-fisici per guidare, trascorsi i termini di legge è sempre possibile conseguire nuovamente la patente, effettuando il tradizionale iter presso le scuole guida sul territorio.
Il ruolo del legale per il ricorso
Poter contare su un avvocato competente nella materia specifica è fondamentale per costruire un ricorso solido con buone possibilità di successo. L’ordinamento italiano riconosce sempre il diritto di proporre ricorso contro il provvedimento ma le modalità con le quali questo dev’essere avanzato variano perché, se la revoca è stata disposta dalla Motorizzazione Civile è necessario che questo venga presentato al Ministero dell’Interno entro 20 giorni e ci saranno 60 giorni di tempo entro i quali gli uffici di via Tentorio sono tenuti a dare riscontro. Se, di contro, la revoca è stata decisa per la perdita dei requisiti psico-fisici, è necessario ricorrere al Giudice di Pace. Nel caso in cui sia stata un’infrazione al Codice della Strada, invece, si ricorre al Tar.
Come vincere un ricorso
Le possibilità di vincere un ricorso sono concrete, sia per vizi di forma che per errori di valutazione. Poter contare su un avvocato esperto per una consulenza orientata al ricorso è fondamentale per raggiungere l’obiettivo. Non tutti sanno che la revoca della patente per guida in stato di ebbrezza, per esempio, è un provvedimento illegittimo: lo sottolinea Studioavvocato24.it, che fornisce consulenze legali per proporre il ricorso nei casi in cui il provvedimento non sia giustificato da un quadro normativo adeguato. Per altro, nel caso di una revoca illegittima, un legale può far ottenere al cittadino un risarcimento economico per il danno subito dall’errore burocratico, considerando, oltre al danno economico, anche quello esistenziale.
L’impossibilità di mettersi alla guida, per chi opera in un settore in cui è necessario disporre di una patente per guidare un determinato mezzo, oltre a causare danni derivanti dal mancato guadagno, genera anche una condizione di frustrazione e di inerzia che incidono sulla salute mentale dell’individuo. Per svolgere alcune mansioni la patente è talmente importante che il cittadino rischia anche di perdere il lavoro in caso di revoca della licenza di guida. Anche per questa ragione, quando ci si rivolge a un avvocato per una consulenza, è necessario produrre tutta la documentazione che si ha a disposizione, in modo tale che il professionista venga messo nelle condizioni di avere un quadro completo della situazione per guidare il cittadino.