Tutti i contribuenti sono interessati a quelle agevolazioni che gli permettono di pagare meno impose: rientra tra queste agevolazioni anche l’iperammortamento 250; non tutti sanno cos’è, quindi cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e scopriamo chi ne ha diritto e come funziona, facendo anche un esempio pratico per rendere il tutto più comprensibile.
Cos’è e come funziona l’iperammortamento 250
L’iperammortamento 250 è la novità più interessante contenuto nel cosiddetto piano INDUSTRY 4.0, ovvero il piano che ha come obiettivo quello di supportare e incentivare le imprese che effettuano investimenti in beni materiali e immateriali e beni strumentali nuovi che sono funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi. Le agevolazioni sono riservate a chi opera in aree specifiche come quelle della Robotica, della Meccatronica, dei Big data, della sicurezza informatica, della stampa 3D, di internet, delle Nanotecnologie e dello sviluppo di materiali intelligenti. Per essere ancora più precisi, nel 2019 l’iperammortamento 250 su beni strumentali altamente specializzati spetta sugli investimenti in tecnologie, sull’Agrifoog e sugli impianti per migliorare i consumi energetici.
Come si può intuire dal nome dell’agevolazione, grazie all’iperammortamento 250 gli imprenditori possono benefici usufruire di un bonus ammortamento al 250% della spesa sostenuta. In altre parole, le spese che riguardano i settori altamente innovativi sono ammortizzabili negli anni per un importo pari al 250% de loro reale valore. Per poter beneficiare dell’incentivo è necessario che l’ordine risulti accettato entro la fine dell’anno e che sempre entro quella scadenza sia stato versato un acconto pari ad almeno il 20% del costo di acquisto; inoltre i beni devono essere destinati a strutture produttive che si trovano in Italia. Per investimenti fino a 500.000 euro basta fare una dichiarazione firmata dal legale rappresentante, mentre per investimenti superiori servirà una perizia tecnica giurata stilata da un ingegnere o da un perito tecnico industriale regolarmente iscritto all’Albo.
Un esempio pratico
Per comprendere meglio il meccanismo dell’iperammortamento 250 possiamo fare un esempio: un’impresa acquista un bene dal valore di 60.000 euro; considerando la deduzione al 250% pari a 150.000 euro si ottiene un risparmio in tasse (con l’IRES al 26%) di 36.000 euro: il costo effettivo del bene dal valore di 60.00 euro alla fine è di 24.000 euro. Un bene dello stesso valore che non rientra nel Piano INDUSTRY 4.0 e che beneficia della deduzione al 100% comporta un risparmio IRES di 14.400 euro, quindi il costo effettivo ammonta a 45.600 euro: la differenza tra le due operazioni è netta.