I buoni fruttiferi, insieme ai libretti postali, sono tra i prodotti di investimento sicuro più apprezzati dagli italiani. Vengono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e collocati tramite Poste Italiane: nel corso degli anni, ai buoni cartacei si sono affiancati quelli digitali, acquistabili online. Vediamo quali sono le caratteristiche del buono fruttifero, quali sono i suoi pro ed i suoi contro, quanto permettono di guadagnare e quali costi presenta.
Cos’è il buono fruttifero: pro, contro e ritenute
Il buono fruttifero è un prodotto di investimento che in qualche modo può essere paragonata alle obbligazioni: viene emesso al valore nominale e al momento del rimborso all’investitore viene restituita la somma aumentata degli interessi. Il prodotto piace molto a quelle persone che sono alla ricerca di soluzioni a bassissimo rischio. I buoni infatti sono emessi da Cassa Depositi e Prestiti e sono coperti dalla garanzia dello Stato Italiano.
Tra gli altri vantaggi è possibile inserire l’assenza di costi (oltre gli oneri fiscali non bisogna sostenere nessuna spesa per la sottoscrizione o il rimborso), la facilità di sottoscrizione (che ora è possibile anche online), la possibilità di beneficiare di una fiscalità agevolata sugli interessi, che sono soggetti ad una ritenuta del 12,50%. Ovviamente ci sono anche dei contro. Il limite più importante è rappresentato dal rendimento contenuto, che risulta essere inferiore rispetto ai BTP.
Le tipologie di buono fruttifero postale
Esistono diverse tipologie di buono fruttifero postale; vediamo quali sono le loro principali caratteristiche ed il loro rendimento:
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- Buono ordinario; può avere una durata di 20 anni, ma si può richiedere il rimborso in ogni momento; il tasso di rendimento è fisso e crescente e gli interessi vengono riconosciuto a partire dall’anno successivo alla sottoscrizione e poi ogni due mesi. Gli interessi vengono corrisposti al momento del rimborso; il rendimento annuo lordo alla scadenza è pari allo 0,30%;
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- Buono 4 anni risparmio semplice; riservato ai maggiorenni che hanno aderito ad un piano Risparmio Semplice; ha una durata massima di quattro anni, ma può essere rimborsato in qualsiasi momento; il rendimento annuo lordo a scadenza è pari allo 0,25% (ma chi raggiunge le 24 sottoscrizioni periodiche nel piano può beneficiare di un rendimento a scadenza del0 0,50%);
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- Buono dedicato ai minori; il genitore, il nonno o una persona che vuole bene ad un bambino può sottoscrivere questo buono, con gli interessi che maturano fino a quando il piccolo raggiunge la maggiore età; il rendimento annuo lordo può arrivare fino al 2,50%;
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- Buono obiettivo 65, pensato per chi vuole progettare il proprio futuro con maggiore serenità; è uno strumento flessibile, perché il rimborso può essere richiesto in ogni momento e la rata mensile può essere incrementata semplicemente tramite l’acquisto di ulteriori buoni; la sottoscrizione permette di ottenere una rendita in 180 rate tra i 65 e gli 80 anni.
Come si calcola il valore del buono
Collegandosi al sito buonielibretti.poste.it è possibile accedere agli strumenti che permettono di calcolare il valore ad oggi del buono già sottoscritto o di simulare il valore di un buono che si intende sottoscrivere. Per effettuare il calcolo è sufficiente selezionare la tipologia di buono fruttifero, inserire la data di sottoscrizione, il valore nominale e la data di rimborso: il sistema mostra il valore nominale alla data impostata e alla scadenza, il valore di rimborso lordo, la ritenuta fiscale (che per i titoli emessi sono il primo luglio del 1997 è pari al 12,50%) ed il valore di rimborso netto.