Con l’acronimo CTU intendiamo il “consulente tecnico d’ufficio”. Sicuramente è una di figura di cui in molti non sentono parlare spesso e quindi, in questo articolo, andremo a saperne di più su chi è, cosa fa e quanto guadagna.
Il CTU, chi è e di cosa si occupa
Il consulente tecnico d’ufficio è un perito che lavora insieme con un giudice prestando la sua opera di consulenza basandosi su delle specifiche competenze che sono determinate dal Codice di Procedura Civile. Per un giudice, il CTU è una figura di cui potersi fidare completamente. Non per niente, dopo aver buttato giù dei dubbi e delle domande per fare chiarezza nelle posizioni delle due parti, egli si rivolge proprio al CTU il cui compito è quello di dare delle risposte chiare e precise a tali domande. I CTU hanno un loro albo professionale al quale sono iscritti tutti i professionisti che lavorano in questo settore. Essi possono iscriversi anche all’Ordine o Collegio o, ancora, alla Camera di Commercio e fanno anche parte di un Albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio che è formato da diverse categorie in base all’ordine di appartenenza del professionista. Fra queste citiamo grafologi, geometri, interpreti e agronomi, solo per nominarne alcune. Le consulenze tecniche nascono come disposizione che parte di un giudice all’interno di un procedimento giuridico che può essere sia penale sia civile e includere sia adulti sia minori.
Lo scopo è quello di ottenere informazioni rilevanti per il procedimento stesso che possano portare il giudice a prendere la decisione più consona in fase di processo. Il giudice, infatti, ha frequentemente il compito di prendere decisioni che hanno a che fare con specifiche aree di competenza che egli può non avere ed ecco che manda a chiamare il CTU. Egli, infatti, è un esperto in quella data tematica e può sopperire alle scarse conoscenze del giudice in materia, aiutando quest’ultimo a fare chiarezza e a prendere la migliore decisione possibile.
Quanto guadagna un CTU
Quanto parliamo dello stipendio di un CTU ci sono varie fonti e quindi può non essere semplice stabilire il suo compenso preciso. Possiamo dire, però, che egli può guadagnare da 150 a più di 5.000 Euro il mese. È direttamente il giudice a occuparsi del compenso del CTU in base alle disposizioni della legge 319 del 1980. Calcolare il compenso adeguato per un CTU, tuttavia, è spesso una questione complicata perché entrano in gioco tanti fattori diversi fra cui il tipo di indagine. Lo stipendio del CTU è quindi composto da una parte fissa e da un’altra variabile.